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Nuovo piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019- 2021

Nuovo piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019- 2021

09/apr/2019

Con il nuovo Piano Triennale per l’Informatica definite le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale del Paese

È stato approvato dal Ministro Giulia Bongiorno e l’Agenzia per l’Italia Digitale il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019- 2021 che indica le linee d’azione per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese. Dopo essere stato presentato alla Conferenza Stato Regioni e condiviso con la Commissione speciale Agenda Digitale in modo da renderla partecipe del percorso attuativo, dando seguito al coinvolgimento delle PA locali e centrali durante la fase di stesura e raccordo, il Piano, reso disponibile da AgID, concretizza le disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

 Il CAD stabilisce che le pubbliche amministrazioni si debbano organizzare utilizzando tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, trasparenza e semplificazione.

Il Piano, quindi, detta le linee guida e prevede nuove azioni per accelerare la transizione al digitale di amministrazioni e territori e far diventare cittadini e imprese protagonisti dell’innovazione mettendo in atto una strategia condivisa con tutti i possibili attori della trasformazione digitale del Paese, in un quadro di collaborazione strutturata. Inoltre, il nuovo Piano Triennale, contiene importanti elementi per predisporre la governance: sostiene il percorso inclusivo di crescita digitale delle PA centrali e locali puntando sulla figura del Responsabile per la transizione al digitale (RTD) e rafforza gli interventi a supporto delle amministrazioni locali per colmare il divario tra i diversi territori del Paese.

Proprio nell’ambito delle azioni volte a dar seguito alla trasformazione digitale della PA, il Direttore della DSII, Francesco Paolo Schiavo è stato nominato RTD per il Ministero dell’Economia e Finanze. Grazie all’esperienza accumulata nello sviluppo e ampliamento dei servizi offerti dalla direzione, quali NoiPA e Cloudify NoiPA, il Direttore faciliterà il compito sfidante di supportare la crescita digitale dell’Italia, partendo dalle esigenze dei vari dipartimenti del MEF.

Il nuovo piano 2019-2021 prosegue le linee di azione della versione precedente, aggiungendone nuove, in un quadro di collaborazione strutturata con tutti gli interlocutori. Continua, quindi, il consolidamento di attività già avviate come la razionalizzazione dei data center pubblici e l’adozione del Cloud nelle amministrazioni italiane con l’applicazione del principio cloud first, stabilisce l’evoluzione e la diffusione dei servizi digitali, tra cui carta d’identità elettronica, SPID e PagoPA. Il nuovo Piano definisce anche i modelli e gli  strumenti per l’innovazione con un’attenzione ai temi dell’open innovation e al paradigma smart landscape, recependo le ultime modifiche introdotte del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e delle recenti direttive e regolamenti europei sull’innovazione digitale.

Le principali novità del Piano Triennale 2019-2021, riguardano:

  • un maggiore risalto al ruolo delle amministrazioni territoriali, che saranno accompagnate nel loro percorso di trasformazione digitale anche attraverso la condivisione di buone pratiche
  • il recepimento delle ultime modifiche introdotte del CAD e delle recenti direttive e regolamenti europei sull’innovazione digitale (come il Piano di Azione Europeo sull’eGovernemnt)
  • il rafforzamento del paradigma Cloud della PA con l’applicazione del principio Cloud first (le PA, in fase di definizione di un nuovo progetto/servizio, in via prioritaria devono valutar e l’adozione del paradigma cloud prima di qualsiasi altra tecnologia, tenendo conto di prevenire il rischio di lock-in e valutare il ricorso al cloud pubblico, privato o ibrido in relazione alla natura dei dati trattati)
  • la definizione di modelli e strumenti per l’innovazione per la PA con un’attenzione ai temi dell’open innovation e al paradigma smart landscape (le PA devono condurre azioni propedeutiche all’adozione di sistemi generalizzati di identità digitale, iniziando dall’adozione di SPID)

Il Piano rappresenta uno strumento in continua evoluzione, che va nella direzione di un coinvolgimento sempre più esteso delle amministrazioni che operano sul territorio, ma anche dei veri destinatari finali della trasformazione digitale della PA. È un passo avanti importante che arriva dopo più di un anno di lavoro che ha permesso di proseguire, con rinnovata energia, un percorso di digitalizzazione della PA durato tre anni e ripartire da una logica fortemente orientata a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

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