Smartworking: corretta categorizzazione
Noipa categorizza lo smartworking come assenza.
Non si tratta di un’assenza ma una modalità di lavoro. (per favore non alimentiamo la falsa asserzione che siccome non sono fisicamente al lavoro, sia assimilabile ad un'assenza.)
Dal punto di vista informatico, i dati hanno una semantica, che andrebbe “rispettata”, anche solo per ragioni tecniche. In caso contrario, potenzialmente il programma si apre a potenziali ed indesiderati rischi di malfunzionamento.
Solo per dire, già ora, in fase di estrazione di ulteriori elaborazioni o reportistica, quanto si estare il dato delle assenze, sicuramente occorre tener presente che per lo smartworking non si tratta di assenza (if smartworking, estrai e metti da un'altra parte), e quindi occorre prevedere una procedura ad hoc per categorizzarla correttamente; un’aggiunta di lavoro, un’ulteriore possibilità di errore.
Peggiore è la circostanza che questa scorretta definizione dello smartworking rischia di alimentare inutili discussioni a tutti i livelli tra gli stakeholder dell'attività della PA: cittadini, governo, sindacato e dipedenti.
E' un errore che andrebbe corretto al più presto, sia sul sistema in esercizio, che su quellio di futura implementazione.
CONFERMA INVIO COMMENTO
Grazie per il tuo contributo, il commento è stato preso in carico dal nostro sistema.
Continua